L’Arte è uno dei colori della cultura umana, un prodotto della creatività di umana fonte... E' la lingua del talento, consente ad una persona di descrivere le proprie sensazioni. Il nostro artista oggi è in anticipo sui tempi, fa trasparire intelligenza ed una sensibilità autentica dimostrato durante l’incontro con il Dr. Mohammed Hussein Al-Issi tra i suoi tanti impegni divisi nel territorio nazionale ed internazionale. Il quotidiano Grbeih l’ha incontrato per raccontarci della sua carriera artistica piena ricchezza, dall’esordio artistico al teatro universitario di Abdelaziz a Jeddah nel 1989, nonostante si fosse laureando nel corso di Ingegneria Informatica e Comunicazione. Il giornale Grbeih ha incontrato il dottor Mohammed al-Issa e condotto la seguente intervista: Grbeih: "In che modo il suo talento artistico abbia convissuto con la suo percorso di studi in una specializzazione tecnica? Ha avuto un aiuto da parte della sua famiglia per entrare nel mondo degli Artisti?” “No, i miei genitori non mi incoraggiano perché mio nonno era uno scienziato, non potevo io seguire altre orme al di fuori del campo scientifico. E’ stato l'incoraggiamento di Mohammad Ragab, Abdul Saettar Juhani, Jawaharlal e il signor Hamza Elma Dani. Ho continuato i miei studi fino al dottorato, ma ho deciso di intraprendere la strada artistica per far conoscere nei paesi Arabi e al mondo l’arte Saudita. Grbeih: "chi sono per te gli artisti arabi più talentuosi che sono stati per te un esempio? “Nour El-Sharif, che Dio ne abbia misericordia. Ho scoperto che voglio fare qualcosa per portare l’Arte Saudita nei paesi Arabi e diffonderlo nel mondo, al fine di essere riconosciuto come artista saudita e di essere un ambasciatore ad alto livello dell'Arte. Grbeih: “Quali sono gli strumenti che utilizza per arrivare al pubblico dell’arte Saudita?” “Vorrei prima di tutto avere un sindacato di artisti e poi un Istituto Certificato per insegnare i giovani recitazione e regia teatrale.” Grbeih: “Quali sono le sue opere piu famose che l’hanno fatta conoscere al grande pubblico?” Ho partecipato nella programmazione per bambini come Papa Amishqas. Ho presentato anche un programma televisivo durante il Ramadam con l’Imam El Shikhi e Ali Saed Al-Ghamdi, e una serie soap opera con più di 850 puntate, trasmessa anche in Turchia, ed anche ad un lungometraggio con artisti internazionali. Compresa “La valle dei lupi” – nella parte del boia dell’harem del sultano nel ritorno della serie “Muhannad” girato tra Turchia, Francia e Italia. Grbeih: “Quali sono le caratteristiche che deve avere un attore per poter essere conosciuto ed apprezzato a livello internazionale? La prima cosa deve conoscere le lingue.
Grbeih: “Come si considera rispetto alle generazione precedenti? Mi sento diverso dalle nuove generazioni, sono uno di quelli degli anni ‘80 Grbeih: “C'è una differenza tra la generazione di Muhammad Ali e l'attuale generazione?” Sì, c'è una grande differenza tra le due generazioni. E’ uno dei motivi per cui non ci sono grandi rappresentanti e mancano precise indicazioni da parte delle produzioni artistiche, mancano quelle attività per fornire competenze, supporto, e favorire le capacità degli artisti di oggi.
Grbeih: “Perché non ha partecipato alla realizzazione di opere con artisti come Nasser Alka Sabi o Abdullah Elsdhan?” Perchè questo ai media non interessava, nonostante facessi parte dell’Unione degli Artisti Europei.
Grbeih: “Lei ritiene di aver raggiunto il mondo?” La mia azienda lo sta dimostrandoGrbeih: “C'è competizione tra i rappresentanti della vostra attività? C'è qualcuno che ha provato a metterla in difficoltà?” Se sei un albero di grandi dimensioni, non saranno i sassolini lanciati dal basso a danneggiare i tuoi frutti (detto saudita). Non dico altro.
Grbeih: “Vedete che l’arte saudita abbia soddisfatto il pubblico?”? No.
Grbeih: “E dell’arte "occidentale", che ne pensi ora?” C’è bisogno ancora di sviluppo, purtroppo si è ancora troppo divisi. Non bisogna dimenticare i vecchi maestri.
Grbeih: “La tua prospettiva dell’arte saudita? Come sarà nel 2030? Se il principe Mohammed Salman avrà l’interesse ci sarà un impatto positivo sul suo sviluppo, e sarà possibile per l’arte saudita di affermarsi nel mondo. Grbeih: “Oggi collabori con altri artisti?” Sì, un giovane Merlino tale Fisal Al-Essa è artista bravissimo e poi Mohammed Mozzini e Ali Elmadfaei e Majid El Abad.
Grbeih: “Un ultima parola per concludere questa intervista?” Vogliamo la protezione di questo paese dai sui nemici, servono persone oneste e una generazione pulita, io non voglio rappresentante solo me stesso, ma essere ambasciatore dell’antico popolo saudita che vive sotto la bandiera del Tawhid, il mio spirito è per questa cara terra… Un ringraziamento anche al vostro quotidiano, pioniere e determinante con i suoi eventi multimediali in una epoca di sfide. Sono un vostro ammiratore e follower. Vorrei inoltre ringraziare il Hoda al Khatib per questo dialogo interessante.